Influenza aviaria, scatta l'allarme: l'Ue acquista 665mila dosi di vaccino
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Direttore: Alessandro Plateroti

Influenza aviaria, scatta l’allarme: l’Ue acquista 665mila dosi di vaccino

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La Commissione Europea ha stipulato un accordo con Seqirus per l’acquisto di 665mila dosi di vaccino contro l’influenza aviaria H5N1 e H7N9.

La Commissione Europea ha recentemente firmato un accordo significativo con la società farmaceutica britannica Seqirus, finalizzato alla fornitura di 665mila dosi di vaccino contro l’influenza aviaria, mirato a proteggere gli allevatori di pollame e i veterinari dall’esposizione ai virus H5N1 e H7N9. Questo contratto, che ha una durata di quattro anni, rappresenta un importante passo avanti nella preparazione dell’Unione Europea per contrastare potenziali focolai di influenza aviaria.

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L’importanza del vaccino Seqirus

L’autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA) della Commissione Europea ha giocato un ruolo cruciale in questo accordo, agendo per conto dei quindici Stati membri partecipanti. Il contratto con Seqirus include anche la possibilità di un’ulteriore fornitura di 40 milioni di dosi, se necessario. Questo vaccino è attualmente l’unico preventivo contro l’influenza aviaria zoonotica autorizzato nell’Unione Europea e rappresenta una misura fondamentale per prevenire la diffusione di focolai tra gli animali e, potenzialmente, tra gli esseri umani.

Il vaccino è destinato specificamente ai lavoratori più esposti, come gli allevatori di pollame e i veterinari, che operano in ambienti ad alto rischio di trasmissione. La disponibilità di questo vaccino aiuterà a proteggere non solo la salute pubblica ma anche i mezzi di sussistenza di coloro che lavorano nell’industria avicola.

Dettagli sull’accordo e i paesi coinvolti

Quindici Paesi dell’Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo partecipano a questo accordo, inclusi Danimarca, Lettonia, Francia, Cipro, Lituania, Malta, Paesi Bassi, Austria, Portogallo, Slovenia, Finlandia, Grecia, Irlanda, Islanda e Norvegia. Sorprendentemente, l’Italia non è inclusa in questo elenco. Ogni Paese partecipante può gestire il proprio approvvigionamento di vaccini in base alle necessità specifiche della salute pubblica locale. Ad esempio, le prime spedizioni sono già in preparazione per la Finlandia, dove i lavoratori a rischio saranno vaccinati con priorità.

Questo contratto rappresenta un’importante misura preventiva per la salute pubblica europea. Con la possibilità di accedere rapidamente a vaccini efficaci contro l’influenza aviaria, gli Stati membri coinvolti possono agire prontamente per proteggere la popolazione e l’economia da potenziali epidemie. La cooperazione tra i Paesi europei e le istituzioni sanitarie globali dimostra l’impegno congiunto nella lotta contro le malattie zoonotiche, assicurando un futuro più sicuro e preparato per tutti.

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ultimo aggiornamento: 12 Giugno 2024 13:20

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